Flavia Randi
con
Maria Maldi
Centro Universitario di via Zabarella, Sala Blu
Data: ven 06 ottobre 2017
16:30
Intervento a cura di Flavia Randi, in ricordo del marito
La cultura degli anni ’60-’70 è stata per l’autore stimolo grandissimo per avvicinare personaggi dell’arte, del cinema e della letteratura. In Italia è il tempo in cui da Napoli, a Milano, a Padova si aggregano intellettuali e artisti che vogliono mutare e rinnovare i canoni dell’estetica.
Nascono così gruppi e cooperative in cui la sperimentazione diviene la parola d’ordine. Vedi la Cooperativa del Cinema Indipendente che si crea a Napoli nel 1967 con Adamo Vergine e a Padova nel 1970 con lo stesso Luginbühl, oppure il Gruppo N che sperimenta una nuova arte, quella cinetica e programmata, o il gruppo poetico dei Novissimi tra cui Sanguineti e Balestrini.
L’autore ricorda incontri con personaggi come Pier Paolo Pasolini o Sylvano Bussotti allora invitati dal Centro Universitario Cinematografico dell’Università di Padova, oppure ci fa assaporare l’atmosfera parigina pregna di vivaci interessi della libreria Shakespeare & Company o della vecchia cantina Tabou, dove artisti e intellettuali nostalgici dell’esistenzialismo, si ritrovavano.
Molti sono i ricordi anche famigliari che riaffiorano nella mente di dell’autore.
La scrittura, a volte polemica ma sempre attenta a persone e fatti, ci riporta al periodo in cui le ultime avanguardie hanno operato.
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