Gianni Amelio (San Pietro di Magisano, 20 gennaio 1945) è un regista e sceneggiatore italiano. Subito dopo la nascita del futuro regista, il padre emigra in Argentina per raggiungere il nonno, ivi trasferitosi per motivi di lavoro, e Gianni trascorre quindi infanzia e adolescenza con la madre e la nonna; l’assenza della figura paterna sarà infatti una costante in molte sue opere. All’Università di Messina, dove si laurea in filosofia, comincia ad interessarsi di cinema. Nel 1965 si trasferisce a Roma dove lavora fino al 1969 come operatore e aiuto regista per film di Gianni Puccini, ma anche con Giulio Questi,Vittorio De Seta, Anna Gobbi, Andrea Frezza, Liliana Cavani. Nello stesso tempo lavora anche per la televisione. Nel 1970 si mette dietro la macchina da presa nell’ambito dei programmi RAI. Nel 1982 dirige il film Colpire al cuore, nel 1989 Porte aperte che gli procura una nomination all’Oscar nel 1991 oltre a 4 premi Felix, 2 Nastri d’Argento, 4 David di Donatello e 3 Globi d’Oro assegnati dalla stampa estera in Italia. Altri importanti film sono Il ladro di bambini, Lamerica, Così ridevano, Le chiavi di casa. Dal 1983 al 1986 ricopre la carica di insegnante nel corso di regista al Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1992 viene nominato membro della giuria alla 49ª edizione della Mostra del cinema di Venezia, e nel 1995 ricopre le stesse mansioni al Festival di Cannes. Una delle ultime fatiche di Amelio per il grande schermo è La stella che non c’è (2006).Nel 2008 viene nominato direttore del Torino Film Festival che ha diretto fino alla trentesima edizione.
EVENTO PASSATO: Politeama. Tra il Cinema e la Letteratura
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