Pupi Avati, bolognese, frequenta frequenta la facoltà di Scienze Politiche arrivando alla laurea. Parallelamente segue la sua prima grande passione, il jazz, suona con Lucio Dalla nella Doctor Dixie Jazz Band.

Il desiderio di diventare regista gli viene dopo aver visto “Otto e mezzo

Nel 1968 Avati riceve il primo finanziamento da un imprenditore misterioso per realizzare il suo primo progetto, “Balsamus, l’uomo di Satana”. Negli anni successivi dirige “Thomas e gli indemoniati” (1969) con Gianni Cavina e Mariangela Melato e “La mazurka del barone della santa e del fico fiorone” (1975) con Ugo Tognazzi e Paolo Villaggio. Nel 1974 è lo sceneggiatore di “Il bacio” e nel 1975 di “Salò e le 120 giornate di Sodoma” (1975), film diretto da Pier Paolo Pasolini. Torna poi alla regia con “La casa dalle finestre che ridono” (1976) ed il censurato musical “Bordella” (1976) con Gigi Proietti. Nel frattempo lavora anche per la TV con gli sceneggiati “Jazz band” (1978) e “Cinema!!!” (1979). Nel 1983 dirige Carlo Delle Piane in “Una gita scolastica”, grazie al quale vince il Nastro d’Argento come Migliore Regista e per il Miglior Soggetto Originale. Seguono “Festa di laurea” (1984), “Noi tre” (1984), “Regalo di Natale” (1986), “Storia di ragazzi e di ragazze” (1989); con quest’ultimo film vince il David di Donatello per la sceneggiatura e il Nastro d’Argento come miglior regista.

Nel 1991 lavora negli USA e dirige “Bix. Un’ipotesi leggendaria”, il film sulla vita di Leon Beiderbecke, uno dei pochi jazzman dalla pelle bianca. Nel 1992 cura la regia di “Fratelli e sorelle”, mentre nel 1993 porta al Festival del Cinema di Cannes “Magnificat”. L’anno successivo è la volta di “L’amico d’infanzia”, mentre nel 1996 escono “L’arcano incantatore” e “Festival”. Nel 1997 dirige “Il testimone dello sposo” con Diego Abatantuono e Inès Sastre; a seguire “La via degli angeli” (1999), “I cavalieri che fecero l’impresa” (2000) e “Il cuore altrove” (2002) con Vanessa Incontrada e Neri Marcoré. Il 2004 vede l’uscita di “La rivincita di Natale” e “Quando arrivano le ragazze?” con Vittoria Puccini e Claudio Santamaria. Nel 2005 è la volta di “La seconda notte di nozze” con Katia Ricciarelli, mentre l’anno successivo esce “La cena per farli conoscere” (2006).

Nel 2007 dirige “Il nascondiglio” e nel 2008 “Il papà di Giovanna”; seguono “Gli amici del bar Margherita” (2009), “Il figlio più piccolo” (2010) e “Una sconfinata giovinezza” (2010), con Fabrizio Bentivoglio e Francesca Neri. Nel 2011 cura la regia de “Il cuore grande delle ragazze” con Cesare Cremonini e Micaela Ramazzotti. Nel 2012 dirige la fiction “Un matrimonio” con Christian De Sica, mentre nel 2004 esce “Un ragazzo d’oro”.

Dal 2002 al 2004 è, infatti, presidente di Cinecittà

Ama molto leggere ed il suo scrittore preferito è William Faulkner.