Originario di Bassano del Grappa, Giuseppe Barbieri (1774-1852), religioso e docente, oratore sacro e poeta, allievo prediletto di Melchiorre Cesarotti, trascorse gran parte della sua vita a Padova e sui Colli Euganei. Alla cerchia delle alture euganee Barbieri dedicò un poemetto in endecasillabi sciolti, pubblicato per la prima volta nel 1806, che costituisce un’importante dimostrazione non solo del suo personale attaccamento al lembo di territorio veneto sul quale si sofferma e di cui percorre e attraversa le località, ma anche (e soprattutto) della sua spiccata propensione per una poesia descrittiva che, secondo il monito oraziano, sappia dilettare e insegnare al contempo. Di questo poemetto si propone ora una edizione corredata di un ampio commento, il cui fine è quello di rendere più vicina un’opera, significativa per la cultura del tempo, che contribuì fortemente a rendere Barbieri l’incontrastato cantore dei Colli Euganei.