Continuano gli eventi in streaming della Fiera

DALLA BIOGRAFIA ROCK DI PIERO PELÙ
AL ROMANZO DEL PROFESSOR MAGGI DEL “COLLEGIO” DI RAIDUE:
UNA NUOVA SETTIMANA DI APPUNTAMENTI ONLINE
CON LA FIERA DELLE PAROLE

In programma anche le presentazioni dei libri di Diego Marani, Massimiliano Scuriatti e Davide Munaro

Piero Pelù e la sua biografia rock, il romanzo adolescenziale del professor Andrea Maggi divenuto famoso grazie al reality “Il Collegio”, la “Città celeste” di Diego Marani, la vita di Lorenza Mazzetti raccontata da Massimiliano Scuriatti, l’esperienza della vita narrata da Davide Munaro: una nuova settimana densa di eventi per La Fiera delle Parole, che prosegue con la propria edizione online: tutti gli appuntamenti sono in diretta streaming alle 19 sui profili social del festival.

Piero Pelù presenta “Spacca l’infinito. Il romanzo di una vita” (Giunti) con Sergio Staino
Lunedì 8 marzo

Piero Pelù il rocker, l’attivista, l’anarcoide, il brado, Piero Pelù il cantante, “el diablo”, il pugile, il gigante: ebbene, dimenticatevi tutto questo e preparatevi a partire. Sì, perché in questo libro P. scende dal palco, spegne i riflettori e ci invita a viaggiare insieme a lui, con il coraggio di aprire la porta della memoria e di avventurarsi fino a dove tutto ha avuto inizio. E appena si ferma per un momento a riposare, ecco che accanto a lui appare un ragazzino intraprendente, originale, pieno di domande. Questo libro ci racconta una vita vissuta al fianco di una delle innamorate più esigenti: la dea musica, che va amata e alimentata ogni giorno, perché la routine è la sua peggiore nemica. E perché la musica, come l’amore, è uno dei modi più strepitosi per cambiare il mondo. Al bambino che è stato P. confessa: “Se mi fossi dimenticato di te non sarei stato felice nemmeno un minuto”. Così Spacca l’infinito non è solo il verso di una canzone, ma anche l’invito rivolto a tutti a non perdere lo stupore e la fiducia in un universo dove tutto, a saperlo ascoltare, canta insieme a noi.

Diego Marani presenta “La città celeste” (La nave di Teseo) con Arianna Boria
Martedì 9 marzo

L’educazione sentimentale di un giovane uomo che, per sfuggire all’asfissiante supervisione paterna, decide di frequentare l’università di Trieste. La gioventù, in quella città celeste al crocevia di diverse culture, diviene la stagione dell’immortalità, delle nuove scoperte, delle amicizie inossidabili. E di amori smisurati e sofferti. La Trieste descritta minuziosamente tra le pagine di questo romanzo è un luogo dall’identità composita e dal confine sempre incerto, come i protagonisti di queste pagine, giovani studenti entusiasti con il futuro tutto da inventare. La città celeste è il diario di un lungo apprendistato esistenziale e insieme, nel suo rivelare ambiguità e dolori sparsi, un documento pronto ad attestare l’imprevedibilità assoluta della cosiddetta “commedia umana”.

Massimiliano Scuriatti presenta “Una vita, mille vite” (La nave di Teseo) con Nando Dalla Chiesa
Mercoledì 10 marzo

Lorenza Mazzetti, regista, scrittrice, pittrice, personalità fra le più straordinarie e influenti del panorama culturale del Novecento, si racconta in un dialogo che ripercorre tutte le sfumature emotive di un’intera esistenza. Dalla parentela con la famiglia Einstein all’infanzia straziata dalla ferocia della guerra; dal periodo londinese, durante il quale, con Lindsay Anderson e pochi altri giovani cineasti, Lorenza è artefice di una vera e propria rivoluzione cinematografica, al ritorno in patria, all’oblio e al quasi fatale smarrimento per il ricordo lacerante della tragedia che colpì la sua famiglia. Ad alimentare il suo talento innato, espresso in ogni forma d’arte, un vissuto brulicante di ingegno creativo, e popolato da amici artisti come Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Marguerite Duras, Elio Vittorini, Albert Camus, Cesare Zavattini, Gian Maria Volonté e molti altri, destinati a restare per sempre nella sua quotidianità. Un confronto a due sincero e appassionato, emozionante e ricco di humour, fedele fino in fondo a quanto Lorenza Mazzetti disse una volta di sé: “L’orrore più grande sarebbe un universo senza di me”.

Davide Munaro presenta Ma a cosa serve questo tuo soffrire? (Mondadori) con Nicolò Menniti Ippolito
Giovedì 11 marzo

Vivere è un’esperienza bellissima, ma anche molto faticosa. È un po’ come scalare una montagna, è necessario stancarsi per raggiungere la cima, pensare anche di non riuscire ad arrivarci. In poche parole, vivere vuol dire soffrire. Gli esseri umani hanno da sempre cercato il modo per scappare dalla loro sofferenza o quantomeno hanno provato a trovare una ragione per giustificarla e accettarla. Tuttavia, forse, l’unica risposta sensata da darsi è ammettere che una risposta al nostro soffrire, di fatto, non c’è. Davide Munaro in questo libro ci insegna proprio a comprendere che l’unica sicurezza che possediamo è che la sofferenza esiste. E visto che ignorarla o evitarla è impossibile, l’unica possibilità che rimane è accettarla, entrarci dentro senza paura, alla ricerca di un sentiero, di una strada che ci permetta di attraversarla consentendoci di uscirne più forti di prima: “siamo come ruscelli che scendono dalla montagna e di fronte alle avversità della vita sono costretti a trovare percorsi nuovi. E proprio come i ruscelli, con ostinazione, senza arrenderci mai, possiamo arrivare a incontrare anche noi il mare. Siamo portati a pensare che la vita sia bella solo se vissuta senza sofferenze, ma non è esattamente così”. “Ma a cosa serve questo tuo soffrire?”, infatti, in ogni sua pagina, in ogni sua storia, in tutta la sua delicata saggezza, ci ricorda che ogni stagione ha la sua bellezza, che tutto muore d’inverno per poi rifiorire in primavera, e ciò vale anche per ogni essere vivente, per ogni persona, per ogni singolo istante della nostra vita.

Andrea Maggi presenta “Conta sul tuo cuore” (Giunti) con Enrico Galiano
Venerdì 12 marzo

Tutto ha inizio da un bigliettino galeotto, intercettato dal professor Elpidi in una classe di un ultimo anno di Liceo. I ragazzi non hanno ancora un’idea di che cosa fare della loro vita, c’è chi sogna di diventare beauty vlogger e chi street dancer, chi si sente imbrigliato da un destino già deciso dai genitori e chi invece vorrebbe solo fuggire e andarsene lontano. Hanno quasi diciotto anni, si sentono adulti, ma si comportano ancora da adolescenti: litigano per ragazzate, si illudono con poco, credono di avere il mondo in mano se solo sono connessi tra loro. Accettano spavaldi la proposta del prof di andare a vivere insieme in un rifugio in mezzo alle montagne senza alcun collegamento con il mondo esterno. E qui dovranno imparare ad appianare le loro divergenze e a vivere in comunità e si dedicheranno a trovare sé stessi in mezzo a innamoramenti improbabili, segreti inconfessabili e tradimenti dolorosi. Il romanzo di Andrea Maggi, professore friulano divenuto famoso grazie al reality “Il Collegio” rivela la fragilità e la bellezza di un mondo giovanile alla ricerca continua di esempi da seguire, senza punti di riferimento certi.

La Fiera delle Parole è promossa dal Comune di Padova, diretta da Bruna Coscia, organizzata da Cuore di Carta eventi.