Frontiera Amazzonia. Viaggio nel polmone della terra ferita

L’inchiesta sul «polmone verde della terra» firmata dalle giornaliste Lucia Capuzzi e Stefania Falasca, tra narcos, miniere illegali e le lotte per i diritti dei popoli indigeni

Il volume è un reportage condotto sul campo che raccoglie numerose interviste a leader sociali, attivisti, magistrati, portavoce dei popoli indigeni e della Chiesa cattolica in 4 dei 9 paesi che ospitano la foresta (Perù, Ecuador, Colombia, Brasile). Un libro che esce ad un mese esatto dall’inizio del Sinodo sull’Amazzonia, fortemente voluto da papa Francesco, e che accende i riflettori, con rigore e passione giornalistica, sulla situazione delle popolazioni che vivono a contatto con il delicato ecosistema dell’Amazzonia, minacciato dall’estrazione illegale di oro, petrolio e altre materie prime; dal disboscamento e dal commercio illegale di legnami pregiati e dall’avanzare delle coltivazioni intensive della soia e della coca, mercato controllato dai colossi dell’agrobusiness e dalle logiche dell’estrattivismo.

Frontiera Amazzonia è soprattutto un libro che non si rassegna e racconta delle «altre» storie, storie di resistenza e di difesa di un patrimonio comune e universale, la cui distruzione riguarda tutti gli abitanti del nostro pianeta. Come ricorda Nemo del popolo dei Waorani, «il nostro territorio non è in vendita. Vuol dire che il futuro di mia figlia non è in vendita. E nemmeno della tua».