Renato Malaman
con
Renzo Mazzaro
Data: mer 05 ottobre 2022
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16:00
Una battaglia civile contro le cave, tanti giovani, una legge “rivoluzionaria”. 50 anni dopo, un libro
Cinquant’anni fa, il 29 novembre 1971, le Norme per la tutela delle bellezze naturali e ambientali e per le attività estrattive dei Colli Euganei diventavano legge (n. 1097), mettendo fine alle escavazioni sul territorio collinare padovano, chiudendo buona parte delle cave, aprendo la stagione del recupero e della valorizzazione di una delle zone venete più belle e ricche di natura, storia e cultura. Quanto accadde ebbe straordinarie valenze sociali e politiche. Si trattava infatti di una legge anticipatrice rispetto ai temi ambientali, nata quando il dibattito su tali argomenti era ancora agli albori; un’iniziativa popolare, voluta da gruppi e cittadini, riuniti in un Comitato, nato spontaneamente nel 1968; una legge collaborativa, frutto dell’ascolto, della disponibilità e della concretezza della Politica, rappresentata nella fattispecie da due parlamentari veneti, il rodigino Giuseppe Romanato e l’estense Carlo Fracanzani. Norme perfino profetiche, che promuovevano una nuova visione del rapporto tra uomo, comunità, ambiente. Una legge, infine, sempre attuale, in questo tempo in cui il tema della salvaguardia della terra più che una necessità è diventato un’emergenza. Questo libro ricorda quanto successe, mettendo al centro i Colli, i loro beni, le specificità, tentando un provvisorio bilancio di quanto accaduto a cinquant’anni dal varo di quelle Norme allora originali ed esemplari, che mantengono, intatte, il loro valore.
Scritti di Claudio Grandis, Toni Grossi, Antonio Mazzetti, Renato Malaman.
In coedizione con Banca Patavina.
Presentazione a cura di Renzo Mazzaro
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