Paolo Ciampi Alessandra Beltrame
Data: sab 07 ottobre 2017
17:30
Dialogo con gli autori Paolo Ciampi e Alessandra Beltrame
in collaborazione con Detour Film Festival
Io cammino da sola
Nonostante la carriera, la conquista di una posizione pubblica, le relazioni affettive, Alessandra non è felice. Sceglie di abbandonare il lavoro perché non la rappresenta, lascia il compagno. Comincia a camminare, condividendo la strada con nuovi amici. Mette in moto il suo corpo, riacquista la posizione eretta. Cerca pace nella natura, scopre ritmi lenti, trova amori effimeri, vive il sesso con intensità e senza legami. Sceglie le antiche vie, solca a piedi i luoghi dove è stata bambina, prende la pioggia, la grandine, soffre sulle salite ma non si ferma. Camminare è calpestare la terra, è congiungersi alle radici. La ripetizione ipnotica dei passi per ore, per giorni, per settimane sollecita la memoria. Riaffiorano con forza gli eventi dell’infanzia e della giovinezza. Più ricorda e più sta in mezzo agli altri, più si destabilizza. Decide allora di affrontare la solitudine senza sconti: parte per un cammino da sola, in inverno. Si trova all’improvviso immersa in un viaggio interiore, dove ogni passo è diretto non tanto a una meta quanto alla scoperta di sé, delle proprie qualità, dei propri limiti. È una lotta per il raggiungimento di un equilibrio consapevole. Cercare il proprio posto nel mondo, dare un senso alla vita.
Tre uomini a piedi
A volte servono delle esperienze per farci capire il senso della vita. E un viaggio a piedi, lento e attento, in compagnia degli amici che resistono dai tempi del liceo, riporta a galla legami e ricordi. Tre amici un po’ in là con gli anni decidono di mettersi in viaggio per cercare un diversivo alla routine dei giorni, come in Tre uomini in barca di Jerome. Lo spirito li fa più giovani dell’anagrafe, il viaggio sotto casa (la Via degli Dei da Bologna a Firenze) scopre distanze da spedizione in un altro continente. E la lentezza ha la meglio proprio nella terra che più di tutte – con l’Alta Velocità e l’autostrada – siamo abituati ad attraversare rapidamente e a lasciarci alle spalle. Un libro sul tempo che passa e che a volte si ritrova. Magari davanti a un piatto di lasagne emiliane o di tortelli del Mugello. Tra lampi di nostalgia e humour che sa di Inghilterra.
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