Giuseppe Patota
con
l'introduzione di Luisa Scimemi di San Bonifacio
Data: dom 07 ottobre 2018
15:30
L’associazione fra l’italiano e la bellezza è inaccettabile sul piano teorico. Tutte lingue, compresa la nostra, in sé e per sé non sono né belle né brutte, quali che siano i criteri assunti per descriverle: sono, e basta. Sul piano storico, però, il collegamento fra questi due termini è alla base di un’opinione diffusa che ricorre da tempo fra le persone colte di tutto il mondo ed è diventata una sorta di certezza di massa. Ne hanno dato e continuano a darne ampia testimonianza i molti stranieri, intellettuali e non, che – come ha segnalato Harro Stammerjohann, un grande italianista non italiano – dal Rinascimento in poi hanno di volta in volta qualificato l’italiano come «armonioso, delicato, dolce, elegante, fluido, gentile, gradevole, grazioso, liscio, melodico, piacevole, seducente». Nel suo intervento Giuseppe Patota darà corpo a questa e ad altre affermazioni accompagnando il pubblico in un viaggio attraverso alcune parole della nostra lingua, a partire dalla prima citata: bellezza.
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e
Luisa Scimemi di San Bonifacio
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