Data: sab 05 ottobre 2019
16:00
Oggi ci siamo dimenticati di camminare. Non lo facciamo più. O lo facciamo poco. Camminare è diventata una funzione residuale. Camminare ci pesa, ci annoia, camminare è faticoso, camminare richiede tempo, e noi non ne abbiamo mai. Camminare si fa all’esterno, e allora può piovere, fare caldo e tirare vento. Ci sono mille scuse per non camminare. L’uomo ha due gambe per muoversi, non per restare fermo. Nasciamo bipedi, non stanziali. Nel corso dell’evoluzione, la nostra schiena è diventata eretta e così ha liberato le mani per fare altro: costruire, creare, inventare, scrivere, formare comunità e società. E le gambe? Non si sono atrofizzate, anzi. Si sono allungate, e i piedi sono diventati più stabili e molto sensibili. Noi che siamo fatti così, con la schiena dritta e le ossa lunghe, le mani libere e i piedi sensibili, le spalle e la testa rivolta in avanti, lo sguardo lanciato verso l’orizzonte, noi siamo camminatori nati, siamo fatti per camminare.
Leggi di più