Telmo Pievani

Padova Fiere – Padiglione 11 – Sala A

Data: gio 06 ottobre 2022
Riservato alle scuole Superiori. Per info e prenotazioni clicca QUI

Orario:

11:00


Evento in collaborazione con Progetto Giovani Padova.

“NELL’INTERESSE DELLE FUTURE GENERAZIONI” (Articolo 9 della Costituzione Italiana)

La biodiversità è la misura della ricchezza della vita, a tutti i livelli, dai geni alle specie. Più un ecosistema contiene biodiversità e più è sano. Dalla biodiversità dipendono i servizi ecosistemici, cioè quei regali da cui dipende il nostro benessere: fertilità dei suoli, riciclo organico, impollinazione delle piante dei cui frutti noi ci cibiamo, principi attivi per nuovi farmaci, e molti altri. In pratica, si diventa più ricchi proteggendo le foreste, non tagliandole. La biodiversità è importante non solo per il suo enorme valore economico, ma anche per quello scientifico, estetico, e per molti popoli nativi anche spirituale. Pochi sanno che l’Italia è il paese con la più alta biodiversità in tutta Europa. Comminiamo sopra un tesoro: in Italia sopravvivono più di 60.000 specie animali (più del doppio di quelle di altri grandi paesi europei come la Germania) e 10.000 specie di piante. Il nostro paese è un laboratorio a cielo aperto di diversità (non solo biologica, ma anche culturale!) perché ospita molti habitat differenti (132 ecosistemi di terra e di mare, dalle Alpi alla Sicilia), avendo un territorio irregolare (con due catene montuose perpendicolari), in mezzo al Mediterraneo (che nel suo insieme è un hot spot di biodiversità mondiale), e con una storia passata di cambiamenti climatici e continue migrazioni di specie, da est a ovest e da sud a nord. Insomma, viviamo in un posto speciale e dovremmo proteggerlo molto di più. Così non è, purtroppo. La biodiversità, soprattutto quella di zone umide e acque dolci, è in fortissimo calo in tutto il mondo. Sta diminuendo, a causa delle attività umane, a ritmi paragonabili a quelli delle cinque precedenti estinzioni di massa, per questo si parla di Sesta Estinzione. I fattori che minacciano la biodiversità sono noti: deforestazione, diffusione di specie invasive, aumento della popolazione umana e consumo di suolo, inquinamenti, caccia e pesca intensive, più recentemente il riscaldamento climatico. Non abbiamo scuse, sappiamo cosa sta succedendo e perché. Ma la situazione non è ancora disperata, possiamo fare molto. Per esempio, se proteggessimo in modo leggero (cioè compatibile con le attività umane) il 30% del territorio (mari compresi) entro il 2030 e il 50% entro il 2050, la curva dell’estinzione si appiattirebbe. Al momento, in Europa siamo al 18% di aree protette sulla terraferma e all’8% di aree marine protette. In Italia un po’ meglio: 19 e 13%, rispettivamente. Inoltre, dall’8 di febbraio del 2022, la Costituzione Italiana, tra le prime al mondo, ha incluso all’articolo 9 la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. La parola “biodiversità” è entrata in Costituzione e d’ora in poi tutte le leggi dello Stato dovranno rispettare questo principio! C’è ancora molta strada da fare, ma adesso è un obbligo costituzionale agire, come leggiamo all’art. 9, “nell’interesse delle future generazioni”.

Con:

Telmo Pievani

(1970) è Ordinario di Filosofia delle Scienze Biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova. Dal 2017 al 2019 è stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, il primo filosofo della scienza a ricoprire questa carica....
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