Matteo Giancotti
con
Giovanna Frene
Data: sab 07 ottobre 2017
19:00
Un saggio illuminante su un secolo di storia letteraria d’Italia.
Alla prova delle due guerre mondiali la letteratura italiana registra una svolta di temi, generi e stili.
Nell’impossibilità di rappresentarne direttamente i traumi, li racconta affidandone i significati più riposti al paesaggio, nel quale riaffiora come per una migrazione sotterranea il nucleo indicibile della violenza. Nella Grande guerra, come dimostrano i testi di Emilio Lussu o Renato Serra, la condizione del soldato al fronte sembra riflettere una frattura incomponibile tra uomo e natura.
Nella II guerra mondiale, col ritorno del soldato- partigiano nell’alvo della natura, si riaffacciano immagini di un ambiente a misura umana, come nelle pagine di Fenoglio, Meneghello, Zangrandi, Del Boca: protettivo e adatto a una nuova alleanza con gli uomini che si oppongono all’inumano progetto di supremazia nazi-fascista. Paesaggi del trauma indaga un nutrito corpus di diari, memorie che l’autore sapientemente fa dialogare con i testi che parlano delle recenti guerre nell’ex Jugoslavia, narrate da Mathias Énard in Zona, opera in cui le immagini di violenza del secolo trascorso vengono centrifugate e proiettate nello scenario della storia
europea.
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