Data: ven 04 ottobre 2024
11:00
All’interno della ricezione critica di Pasolini emerge con particolare evidenza la grande fortuna degli Scritti corsari e delle Lettere luterane. Il pensiero del Pasolini ‘corsaro’ è stato ripreso in modo particolarmente significativo nell’ambito della sociologia, dell’economia e del diritto. Autorevoli economisti si sono richiamati alle polemiche contro il modello di sviluppo neocapitalistico sviluppate negli Scritti corsari, in particolare nel famoso articolo Sviluppo e progresso in cui Pasolini stabilisce un’opposizione bipolare fra i due termini. Due economisti come Giulio Sapelli e Serge Latouche hanno ripreso le critiche al modello di sviluppo neocapitalistico sviluppate negli Scritti corsari. Sapelli ha compiuto un’indagine sugli scritti politici e sociologici di Pasolini nel libro Modernizzazione senza sviluppo. Il capitalismo secondo Pasolini (2005).
Appare particolarmente significativa la fortuna che le polemiche di Pasolini hanno incontrato nell’ambito del pensiero della ‘decrescita felice’ teorizzata da Serge Latouche. Pasolini viene considerato da Latouche fra i precursori della ‘decrescita felice’ nel volume Les précurseurs de la décroissance, une anthologie, pubblicato in Francia nel 2016 e in Italia nello stesso anno con il titolo La decrescita prima della decrescita. Precursori e compagni di strada. Per Latouche è necessaria un’inversione di tendenza rispetto al modello dominante della crescita basato sulla produzione esorbitante di merci e sul loro rapido consumo: vanno messe in discussione le principali istituzioni socio-economiche al fine di renderle compatibili con la sostenibilità ecologica e con un rapporto armonico uomo-natura. Sempre con richiamo al pensiero del Pasolini ‘corsaro’ sono divenuti numerosi nella critica i riferimenti a Michel Foucault e ai concetti di biopolitica, biopotere e parresia sviluppati dal filosofo francese nell’ultimo periodo della sua ricerca intellettuale.
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