Marta Celio

Libreria Zabarella

Data: gio 05 ottobre 2023
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Orario:

17:30


Nel suo libro “Sistemi viventi. Hans Jonas e il principio responsabilità”, «…Marta Celio, una poetessa che ripensa il suo passato di studentessa di filosofia e addolcisce questioni accademiche con una scrittura spesso felicemente non accademica. Lo fa ritornando a Hans Jonas e alla sua proposta filosofica dove la scienza, in particolare la biologia, ha un ruolo principe.
[…] le sue pagine si concentrano sulla triade che caratterizza il pensiero di Jonas: gnosi, biologia filosofica ed etica della responsabilità. Giustamente, sono pagine dove vi è una costante domanda latente: ma quale deve essere la relazione fra scienza e filosofia, specie metafisica?

Marta non offre risposte, ma leggendo le sue pagine non si può non pensare […] al problema che latentemente scivola nelle pagine che si andranno a leggere è diverso: si può fare certa filosofia o certa metafisica senza scienza, e se si vuole che quest’ultima abbia una ruolo quale dovrebbe essere?

[…] le pagine lievi ma dense che Marta ci propone sono un bel viatico per chi voglia affrontare il pensiero di Hans Jonas senza pregiudizi negativi o positivi, cosa che dovrebbe accadere ogniqualvolta si volesse affrontare un qualunque testo filosofico. (cfr. G. Boniolo in Prefazione a Sistemi viventi …).

Ma in pochi, probabilmente, sanno che per Marta il disegno è una parte importante, co-estensiva, coessenziale alla sua produzione poetica, filosofica e critico-letteraria.

Così, il suo desegnare – scrive Elena Licci Tidei, mindful coach e poetessa, nella sua Prefazione al libro di Marta “Di-segno in segno, grembo di parole mai dette” – «… sembra nasca una voragine, primigenia voragine preesistente respiro. Emerge. Squarcia. Assorbe. Stringe lembi per farsi racconto su piano. Un piano d’esistenza che Marta abita e di cui scorge orientamento segreto.

Marta sa. Sa cucire fili e sassi. Sa far sentire – continua Licci Tidei – il vuoto penna e il piano velo. Sa bagnare di colore il calore riposato sulla porosità dell’esistere. Sa scorgere la sacralità che diventa forma per un tocco rapido e protetto. Tracce che scelgono, se si concede loro di dirigere.
Ci si appoggia. Ci si lascia guidare avvertendo il pungere racconto sottile di pensieri che chiedono uno spazio per vivere, muti a parole. “Un vivere, non un esprimere, il vivere”. Così Marta vive il di-segno. Un grembo che apre, senza confini. Un viaggio, sottopelle, sopra ampie distese inenarrabili […] sguardi che aiutano a leggere un cerchio ab aeterno un “cerchio infinito”».

Con:

Marta Celio

Filosofa e scrittrice, ha pubblicato nel 1995, a 17 anni, La nuvola nel bicchiere, la sua prima raccolta di poesia. Le sue parole in poesia, accanto ai suoi saggi di filosofia, letteratura, arte e narrativa, sono espressione e trama di un vissuto intenso,...
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