Maria Antonietta Vito
e
Domenico Canciani
con
Umberto Curi
Vito Mancuso
Università degli Studi di Padova, Palazzo del Bo – Aula Nievo
Data: ven 04 ottobre 2019
17:30
Prenotazioni www.unipd.it/fiera-parole
Stanze per Sara, Lo strappo, La memoria, Il vuoto, Le parole di Sara: queste le stazioni lungo cui si snoda un testo che intende offrirsi come cronaca d’un lutto personale e al tempo stesso come meditazione sulla morte di respiro universale. Stazioni che, attraverso una dignitosa e laica via crucis, introducono il lettore al mistero di una creatura giovanissima rapita alla vita a 13 anni, nel momento della sua incipiente fioritura. Parole e immagini, pienamente fuse le une alle altre, si offrono al lettore come le tracce che l’Invisibile lascia penetrare tra le pieghe del vivere quotidiano. La scrittura non nasce dall’ansia di dare sfogo ad un dolore che, nella sua intimità, resta incomunicabile, ma dal desiderio di trarre dal vissuto personale quegli squarci di luce che solo la poesia può ospitare. Raggelanti le domande sul dolore innocente e sul tragico intreccio fra destino e casualità nelle nostre vite: di pagina in pagina si dipana così un flusso di parole e immagini in cui le intermittenze della memoria s’alternano alle pause di meditazione.
A sigillo del libro il lettore incontra Le parole di Sara, una fiaba da lei scritta negli ultimi mesi di chemioterapia e suggestivamente intitolata La cura del silenzio: un racconto semplice ma ricco di simboli, limpido nella forma, profondo in ciò che ha voluto comunicare. Così come limpida e profonda è stata la sua troppo breve esistenza.
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