Beppe Carletti e Claudio Ronco

con Massimo Cirri

Padova Fiere – Padiglione 11 – Sala A

Data: dom 08 ottobre 2023
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Orario:

17:30


Una voglia di ballare che faceva luce di Beppe Carletti 

Sono passati sessant’anni, ma loro sono ancora lì. Nomadi, ma con le radici. Quelle radici saldamente piantate tra Novellara, le terre tra Reggio Emilia e Modena e qualche palco sempre da raggiungere.

Novanta concerti l’anno in tutta la Penisola; una media annuale di un milione di spettatori, bambini, genitori e nonni, il “popolo nomade”. Sessant’anni filati come in un unico respiro, fatti di successi, lutti, rinascite, musica soprattutto, tanta musica. Questo libro, scritto da Beppe Carletti insieme a Gianluca Morozzi, si legge come un romanzo: perché la storia dei Nomadi è un romanzo, più vero di qualsiasi fiction. Se la vita è un film, questo è il film di una band nata nella Bassa emiliana soltanto un anno dopo i Rolling Stones e che, come i Rolling Stones, ancora calca i palcoscenici, ancora fa emozionare, cantare, piangere, sognare.

È lontano e allo stesso tempo vicino, quel 1963 in cui decisero di mettersi insieme e scelsero, quasi a caso, quel nome: Nomadi. Due anni dopo usciva il loro primo 45 giri, Donna la prima donna . L’anno dopo iniziava la collaborazione con un altro emiliano all’epoca sconosciuto, di nome Francesco Guccini. Noi non ci saremo ; Dio è morto : non solo canzoni, ma dei veri e propri stendardi per milioni di giovani. Poi arrivano gli anni Settanta: Io Vagabondo , ancora oggi la canzone simbolo della band e un inno per diverse generazioni. La scalata non si ferma più: partecipazioni televisive, presenza alle manifestazioni canore, i lavori discografici numerosissimi sino a oggi. Un romanzo che non conosce mai l’ultimo capitolo. Una storia sempre aperta al futuro, con il cuore «gonfio di curiosità, affacciati su quel che sarà»

Giri di Do. La vita è un pentagramma di Claudio Ronco

«Ci sono cose al mondo che non si possono descrivere o spiegare. Teoremi di fisica, leggi naturali, equazioni complesse? Certamente! Ma ce ne sono altre più semplici che sono egualmente ineffabili: il richiamo della natura, il ruotare degli umori con l’avvicendarsi delle stagioni, l’attrazione per una persona o il gusto estetico. Sopra ogni cosa vi è il rapporto con la musica: o la ami o ti lascia indifferente. Ma se la ami, la ami per sempre incondizionatamente, in tutte le sue forme, dimensioni e sfumature. E l’amore non è necessariamente il frutto di una intima conoscenza. Puoi non sapere nulla di armonia o di spartiti musicali, ma l’amore per la musica è irrazionale. Esso ti avvinghia, ti sconvolge, ti rende schiavo di ritmi, melodie. È un amore che ti conquista con successioni di note, tonalità che si accoppiano, si sposano, si susseguono, per darti emozioni e catturare la tua anima. Non sapevo che nella mia vita avrei spesso incontrato sulla mia strada un Do maggiore, un La minore, un Re minore, un Sol 7, e che tutti assieme avrebbero rappresentato tanti, tantissimi, infiniti, giri di Do.» Prefazione di Beppe Carletti.

Con:

Beppe Carletti

Beppe Carletti è Nomade da sessant’anni. A nove comincia a suonare la fisarmonica, il suo primo strumento. Nel 1963, l’incontro con Augusto Daolio e l’inizio dell’avventura dei Nomadi, fino a oggi. Affianca all’attività musicale l’impegno umanitario, la raccolta fondi e...
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e con

Claudio Ronco

Il prof. Claudio Ronco, nato a Noventa Vicentina il 12 luglio 1951, è stato direttore del Dipartimento di Nefrologia Dialisi e Trapianto Renale dell’ospedale San Bortolo di Vicenza dal 2002 al 2021 e professore ordinario presso l’università degli studi di...
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e

Massimo Cirri

Massimo Cirri, toscano trapiantato a Milano, è psicologo e giornalista. Da venticinque anni lavora nei servizi pubblici di salute mentale. Dal 1997 autore e voce di Caterpillar, su Radio2, e prima a Radio Popolare di Milano. Autore teatrale con Lella...
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