La nuova edizione della Fiera delle Parole

DAL 29 SETTEMBRE AL 3 OTTOBRE A PADOVA LA SEDICESIMA  EDIZIONE

OLTRE CINQUANTA APPUNTAMENTI PER RIPARTIRE  NEL NOME DELLA GENTILEZZA

Oltre 50 appuntamenti per il festival, dedicato quest’anno a riflettere sulla “nuova normalità” che ci  aspetta

Il sindaco Sergio Giordani: «Padova si conferma città dell’incontro e della partecipazione»

Oltre cinquanta appuntamenti per un’edizione ancora “eccezionale” ma tutta orientata al tema  della ripartenza, dopo quasi due anni di emergenza legata alla pandemia ancora in corso. Torna  a Padova con la sua edizione numero sedici, dal 29 settembre al 3 ottobre, La Fiera delle  Parole, il festival promosso dal Comune di Padova con la direzione artistica di Bruna Coscia,  ormai posizionato tra le più seguite e amate manifestazioni culturali italiane. Quasi cento  autori, tanti incontri in presenza e in sicurezza, nei padiglioni della Fiera di Padova, un luogo  che consente il distanziamento interpersonale e il rispetto delle norme di sicurezza previste  per l’emergenza Covid-19. Il calendario costantemente aggiornato è online su  www.lafieradelleparole.it e sui profili social del festival.

«La città di Padova torna protagonista del panorama nazionale della cultura con una nuova  edizione de La Fiera delle Parole, un festival che ogni anno richiama un’enorme partecipazione  di pubblico – sottolinea il Sindaco di Padova Sergio Giordani – e siamo orgogliosi di poter  ospitare, quest’anno in Fiera, dall’anno prossimo spero nuovamente nel cuore del nostro  centro storico, tante voci di scrittori, artisti, donne e uomini di pensiero che possono aiutarci a  riflettere su questi tempi così intensi. Padova si riconferma ancora una volta città dell’incontro  e della partecipazione».

«Se l’anno scorso La Fiera delle Parole ha approfondito il tema del cambiamento, cercando  nuovi punti di riferimento in un contesto del tutto inaspettato come quello pandemico,  l’edizione di quest’anno prova a indagare quali forme assumerà la nuova normalità nella quale  ci muoviamo in questi tempi dove la parola d’ordine “ripartenza” non appare ancora del tutto  compresa nelle numerose sfaccettature del suo significato», spiega la direttrice artistica  Bruna Coscia, che sulla nuova edizione sottolinea: «Tornano alcuni amici storici del festival,  che portano parole nuove per capire, e tanti altri autori si aggiungono a questa grande  comunità che continua a crescere, nel nome del confronto, del dialogo, della ricerca di  significato nella complessità dei nostri giorni». Con un obiettivo chiaro: «Vorremmo essere  parte di quel movimento che Dacia Maraini definisce “la rivoluzione gentile”: solo attraverso la  gentilezza possiamo davvero sperare di ripartire tutti insieme».

«Anche quest’anno, afferma l’assessore alla Cultura Andrea Colasio, non poteva mancare  l’appuntamento con la Fiera delle Parole, che purtroppo, la pandemia ci costringe a realizzare  per la seconda volta non nei consueti spazi tra il Palazzo della Ragione e le altre splendide sale  del centro storico ma nei più ampi padiglioni della Fiera. Nonostante questo, come già abbiamo  visto lo scorso anno, l’entusiasmo del pubblico per un appuntamento che, grazie alla passione  di Bruna Coscia, è diventato centrale nell’offerta culturale di Padova, non mancherà  certamente e sarà un segno concreto della grande voglia di normalità e socialità della città”».

Ad aprire il festival, come da tradizione, I Solisti Veneti – Ensemble Vivaldi: appuntamento  mercoledì 29 settembre alle ore 17. A seguire, alle ore 17.30, La Fiera delle Parole abbraccia  Vera e Giuliano Montaldo, amici del festival fin dalla prima edizione, collegati in streaming con Paolo Virzì e Fabrizio Corallo. A far da sfondo il documentario di Corallo “Vera e  Giuliano: un grande amore” e il libro edito da La nave di Teseo in cui il grande regista racconta  per la prima volta il film della sua vita. Oltre settant’anni di carriera, davanti e dietro la  macchina da presa, raccolti dal filo rosso che lo lega alla moglie Vera, in una grande storia di  amore e di cinema.

Ancora Cinema, giovedi 30 settembre, ore 21, con Welcome Venice, il nuovo film di Andrea  Segre, applauditissimo alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Con il regista ci  saranno saranno presenti gli interpreti Paolo Pierobon, Andrea Pennacchi, Sara  Lazzaro, Roberto Citran, Giuliana Musso. Saranno presenti inoltre Marco Paolini e  Michela Signori-Jolefilm

Incontri sui grandi temi del nostro presente  

Tre gli appuntamenti dedicati ai temi della sostenibilità e del precario equilibrio in cui il pianeta  si sta muovendo. Il fondatore di Slow Food Carlo Petrini presenta mercoledì 29 settembre  alle 21 il suo Terrafutura (Giunti/Slow Food editore), nato da tre dialoghi con Papa  Francesco attorno ai temi dell’Enciclica Laudato si’: una «riflessione insieme gioiosa e  drammatica» sul deterioramento ambientale del nostro pianeta, sullo spreco di risorse naturali  e umane provocato da sistemi economici e politici irresponsabili. Anche lo scrittore Fabio  Deotto racconta l’urgenza di una nuova sostenibilità in L’altro mondo. La vita in un  pianeta che cambia (Bompiani), la cui presentazione è in programma giovedì 30 settembre  alle 19: un libro che va a cercare un nuovo sguardo nelle storie reali di persone già oggi  costrette a misurarsi con un pianeta più caldo, esplorando allo stesso tempo le zavorre  cognitive e culturali che rendono così difficile accettare il cambiamento in atto. E anche il  ritorno di Mario Tozzi alla Fiera delle Paorole, domenica 3 ottobre alle 11, non può che  essere dedicato a Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie (Mondadori), libro  che tiene assieme le questioni della sostenibilità ambientale, da sempre caro al geologo e  divulgatore televisivo, con quelle dell’attuale contesto di incertezza legato al Covid-19. Tema  centrale anche nelle riflessioni dell’immunologa Antonella Viola che giovedì 30 settembre  alle 17.30 presenta il suo Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione  del sistema immunitario (Feltrinelli): «Se guardiamo dentro noi stessi troveremo una  grande lezione sulla convivenza fra le parti e il tutto, fra gli individui e l’ambiente che li  circonda», promette Viola. E se l’epidemia di Covid-19 ha assestato un altro duro colpo al  nostro Paese, bisogna oggi affrontare con coraggio i problemi strutturali che affliggono l’Italia: su questo riflette il sociologo Stefano Allievi, che domenica 3 ottobre alle 16 presenta il suo  La spirale del sottosviluppo (Laterza), pamphlet che mette in evidenza l’inadeguatezza  del nostro mercato del lavoro, i ritardi del sistema formativo, il paradosso di un paese che  ignora le decine di migliaia di ragazzi costretti a emigrare ogni anno e continua a non gestire (e  forse a non comprendere) l’immigrazione. Immigrazione e popoli al centro dell’appuntamento  dedicato a Ferite di umanità. Cinquant’anni di Medici senza frontiere, un dialogo tra  la giornalista Annalisa Camilli e Stefano Di Carlo, direttore generale dell’organizzazione  umanitaria che da mezzo secolo porta soccorso fino agli estremi confini del pianeta. Quello  che possiamo imparare in Africa. La salute come bene comune (Laterza) è il titolo  del libro che Don Dante Carraro e Paolo Di Paolo presentano con intermezzi  dell’orchestra Asclepio dei medici di Padova venerdì 1° ottobre alle 17.30: in un continente in  cui il 70% della popolazione ha meno di trent’anni, c’è molto da fare ma c’è anche molto da  imparare. Su noi stessi, sulla precarietà dei confini che pretendiamo stabili, sul rapporto con  l’ambiente, sulla connessione strettissima fra il tema della salute e quello della giustizia sociale.  Appuntamento per le scuole giovedì 30 settembre alle 11 con Gabriella Nobile che presenta  I miei figli spiegati a un razzista (Feltrinelli). Tra gli altri appuntamenti per le scuole si  ricordano quello con Piero Dorfles il 1° ottobre alle 11 per Il lavoro del lettore, Marika  Piva per One book one City: La peste di Albert Camus giovedì 30 settembre alle 9 e  Pino Roveredo con I ragazzi di via Pascoli venerdì 1° ottobre alle 11.

Gli appuntamenti imperdibili con gli storici “amici” del festival  

Viviamo tempi orribili? Non è detto: questa la provocazione e il titolo dell’appuntamento  con Corrado Augias giovedì 30 settembre alle 19: uno sguardo al di là degli schemi sull’Italia  e gli italiani di oggi, alle prese con la nuova normalità. Un gradito ritorno quello del giornalista  al festival. «Anche quest’anno a Padova tornano alcuni ospiti storici del Festival: voci che,  anno dopo anno, continuano ad accompagnarci in una lettura continua del nostro presente,  con uno sguardo attento sul prossimo futuro», spiega Bruna Coscia. Tra questi, il filosofo  Umberto Galimberti con L’illusione della libertà, giovedì 30 settembre alle 16. Venerdì  alle 21 è in programma un dialogo tra due storici amici della Fiera delle Parole: Dacia Maraini e Gherardo Colombo si confrontano sui temi più urgenti di questo difficile momento  partendo dal titolo del nuovo libro della scrittrice, La rivoluzione gentile. Rivoluzione  gentile è anche riuscire, come ha fatto l’ex magistrato, a unire il coraggio, le energie, la  passione di tante persone per mettere in mare una nave che possa salvare chi è costretto a  fuggire dalla propria terra Sabato 2 ottobre promette un nuovo tutto esaurito in sala  l’appuntamento con il teologo Vito Mancuso con La vita spirituale, con  l’accompagnamento musicale di Mario Folena. Dopo tre anni di assenza dalla manifestazione  padovana, c’è grande attesa per il ritorno di Michele Santoro, che sabato alle 17.30  presenta Nient’altro che la verità (Marsilio), un libro in cui mafia e antimafia, politica e  potere, informazione e depistaggi, vicende personali e derive sociali si intrecciano in un  racconto che si muove tra passato e presente, dalla Sicilia degli anni settanta al paese che  siamo diventati. Domenica 3 ottobre alle 17.30 Paolo Crepet incontra il pubblico per parlare  di Oltre la tempesta. Come torneremo a stare insieme (Mondadori): spaventati,  disorientati, ora depressi o inclini all’ira, ora fiduciosi nella solidarietà collettiva, stiamo  attraversando la pandemia come fossimo in mezzo a un mare tempestoso, cercando di resistere nella speranza di arrivare presto a un approdo. Ma come sarà quel porto? Sempre  domenica, ma alle 19 torna alla Fiera delle Parole la disincantata ironia di Michele Serra con  Osso. Anche i cani sognano, un racconto semplice ma intenso che tocca temi importanti  come la natura più profonda dell’uomo e il suo rapporto con il mondo che lo circonda. Sabato  2 ottobre alle 21 è la volta di Mario Tozzi, in un incontro tra musica e parole assieme a Luca  Barbarossa. Come da tradizione, l’evento di chiusura del festival, domenica alle 21, è affidato  a Roberto Vecchioni, che quest’anno regala al pubblico padovano le sue Lezioni di volo e  di atterraggio insieme al musicista Massimo Germini.

Le voci più autorevoli della letteratura contemporanea  

Tanti gli appuntamenti che La Fiera delle Parole mette in calendario con le voci più autorevoli  della letteratura contemporanea. Mercoledì 29 settembre alle 18.30 Gianrico Carofiglio  presenta Della gentilezza e del coraggio (Feltrinelli) con Camilla Baresani: è, quello di  Carofiglio, un avvincente manuale di istruzioni per l’uso delle parole, del dubbio, del potere, in  cui in grande romanziere racconta la passione civile, l’amore per le idee, le imprevedibili  possibilità della politica. Venerdì 1° ottobre Fabio Deotto racconta Perché abbiamo paura  delle cose sbagliate in uno dei numerosi incontri che il festival dedica agli studenti delle  scuole superiori. Doppio appuntamento alle 16: Simonetta Agnello Hornby presenta con  Paolo Di Paolo il suo Piano nobile (Feltrinelli), secondo capitolo della saga familiare  cominciata con il fortunatissimo “Caffè amaro”. Alle 19 Edoardo Albinati presenta Velo  pietoso. Una stagione di retorica (Rizzoli) in dialogo con Marianna Aprile. Nella  primavera del 2021, Albinati ha registrato le sparate, i rumori di fondo, i discorsi ingannevoli o  deliranti, le frasi fatte, i miraggi, le parole d’ordine che caratterizzano quest’epoca sommersa  dalla retorica. Ne è uscito un diario amaro e divertente, da consumare tutto d’un fiato o da  consultare di volta in volta, per mantenere accesa l’attenzione. Sabato alle 11 appuntamento  con Edith Bruck, che con il suo Il pane perduto (La nave di Teseo) sorvola sulle ali della  memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di  campi di concentramento.In dialogo con Attilio Motta. Alle 16 Fabio Genovesi presenta Il  calamaro gigante (Feltrinelli), quasi una navigazione alla sorprendente, divertente,  commovente scoperta delle meraviglie della Natura e quindi di noi stessi, perché la storia più  incredibile è proprio la realtà. Alle 17.30 Marcello Fois racconta L’invenzione degli  italiani. Dove ci porta Cuore (Einaudi): “Cuore”, anche se spesso lo dimentichiamo, è un  grande classico: un vademecum per comprendere il presente, per capire dove affondano le sue  radici. Un breviario laico a cui affidarsi quando siamo tentati dall’egoismo, fondamentale in  un’epoca in cui la cattiveria dilaga e genera disastri. Alla stessa ora Teresa Ciabatti dialoga  con Emmanuela Carbé di Sembrava bellezza (Mondadori), un romanzo sull’impietoso  trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la  tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Doppio appuntamento anche domenica 3 ottobre  alle ore 16: Stefania Auci presenta L’inverno dei Leoni. La saga dei Florio (Nord) con  Francesca Diotallevi, mentre Andrea Vitali presenta Un bello scherzo (Garzanti) con  Federica Augusta Rossi. A cento anni dalla nascita, La Fiera delle Parole dedica due  appuntamenti al ricordo dell’indimenticato cantore dell’Altipiano Mario Rigoni Stern: venerdì  1° ottobre alle 17.30 con Giuseppe Mendicino, autore di “Mario Rigoni Stern. Un ritratto”

(Laterza) e Mariapia Veladiano; sabato 2 ottobre alle 9 con Camilla Trainini, autrice  assieme a Chiara Raimondi della biografia a fumetti Rigoni Stern (Becco Giallo). Il ricordo di  un grande maestro del teatro italiano, Giorgio Strehler, è invece affidato a Cristina  Battocletti e Dario Vergassola sabato 2 ottobre alle 19 con un appuntamento dal titolo Il  ragazzo di Trieste. Vita, morte e miracoli.

Gli altri appuntamenti del festival: un viaggio nelle emozioni  

Ma gli appuntamenti della Fiera non si fermano qui. L’imprenditore e fondatore di Eataly Oscar  Farinetti si racconta venerdì 1° ottobre alle 19 con Never Quiet. La mia storia in un dialogo con Paolo Di Paolo. Doppio appuntamento giovedì 30 settembre alle 16: Vasco  Mirandola presenta Volevo solo scriverti accanto con le musiche di Ivan Tibolla, mentre Barbara Codogno presenta il suo nuovo libro Racconti americani con Tatiana  Mario. Alle 17.30 Luisa Fantinel presenta L’arte di morire (e di vivere) con Francesca  Gambarotto. Venerdì alle 16 Matteo Strukul dialoga con Nicoletta Cozza de Il fuoco di  Pandora (Solferino), racconto storico che fa rivivere il mondo antico e le sue protagoniste  con la potenza di una narrazione senza tempo eppure moderna, capace di accendere gli animi  come il fuoco illumina il buio. Sempre venerdì, alle 17 Andrea Pennacchi porta in Fiera  Pojana e i suoi fratelli in compagnia di Giuseppe Civati, mentre alle 19 Enrico Galiano presenta Felici contro il mondo (Garzanti) il seguito di “Eppure cadiamo felici”, il romanzo  d’esordio che ha consacrato lo scrittore-professore. Sabato 2 ottobre alle 19 tocca alle  Storie di donne con Cinzia Tani e Annarita Briganti. Giovedì 30 ottobre alle 19 è la  volta dei Tre amici al bar, alias Arrigo Cipriani, Claudio Ronco ed Edoardo Pittalis.  Venerdì 1° ottobre Giulietta Revel presenta La fanciulla dalle mani d’argento con  Barbara Alberti. L’esordio di Edoardo Vecchioni dal titolo Sclero. il gioco degli  imperatori con Davide Antonio Pio è in programma sabato 2 ottobre alle 16. Alle 19 dello  stesso giorno appuntamento con Viola Ardone che presenta Oliva Denaro con Nicolò  Menniti Ippolito. Domenica 3 ottobre alle 17.30 Giancarlo Marinelli presenta 11 con  Francesca Visentin, mentre in contemporanea Paola Barbato e Matteo Bussola presentano Di bugie e di verità con Federica Augusta Rossi. Alle 19 Lisa Ginzburg presenta Cara pace con Emmanuela Carbé, mentre in contemporanea Laura Pigozzi e  Giulia Blasi dialogano con Francesca Visentin sul tema “Riflessioni sulla sorellanza, il  femminile e il nuovo femminismo”