VENERDÌ 28 OTTOBRE AD ALBIGNASEGO GIOVANNI FLORIS PRESENTA “IL GIOCO”
Un appuntamento “fuori festival” a pochi giorni dalla chiusura dell’edizione 2022 della rassegna
CONTINUA IL VIAGGIO DELLA FIERA DELLE PAROLE
VENERDÌ 28 OTTOBRE AD ALBIGNASEGO
GIOVANNI FLORIS PRESENTA “IL GIOCO”
La direttrice artistica Bruna Coscia: «È un piccolo regalo per la nostra comunità»
Non si è ancora spenta l’eco dell’edizione 2022 e già La Fiera delle Parole arriva con una nuova proposta per i padovani: venerdì 28 ottobre alle 21, infatti, nel Palazzetto Polivalente di Albignasego “Fantino Cocco” Altinate San Gaetano ospita Giovanni Floris con il suo ultimo libro “Il gioco” (Solferino). «È un piccolo regalo per la comunità della Fiera delle Parole, un “dopofestival” con cui torniamo ancora una volta a portare in città la voce di un autore che ci aiuta a leggere il nostro presente», spiega la direttrice artistica Bruna Coscia.
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“Il gioco” di Giovanni Floris: un romanzo metafora del presente
Quando Rossella Catrambone, studentessa modello, scompare, è inevitabile che i sospetti si appuntino sui due ripetenti bulli dell’ultimo banco: Mansur detto Momo, italiano di seconda generazione, e Francesca, colonna dell’estrema destra del quartiere periferico di Torre Bruciata. I sospetti della polizia, si intende, ma non quelli del loro professore di lettere, Paolo Romano, che decide di aiutarli a scoprire la verità (e a restare fuori dalla galera).
Ma i giorni passano, la ragazza non ricompare e si accumulano indizi inquietanti quanto stranamente letterari: una pista porta a Edgar Allan Poe, una a Giordano Bruno, una ai surrealisti… intanto, il professor Pastore, il complottista della scuola, è convinto che la chiave di tutto sia nascosta nei sotterranei del Vaticano e, quel che è peggio, lo dice in televisione.
È solo l’inizio di una pericolosa caccia al tesoro a cui i tre saranno costretti a giocare in compagnia di strani alleati: una preside favorevole alle droghe sintetiche e un bibliotecario ex criminale. Li salveranno i libri, o sono proprio le parole a uccidere?
Un giallo, un complotto, una commedia dal ritmo incalzante, un percorso scanzonato ma ricco di cultura tra le pagine, il pensiero e gli autori di un secolo di letteratura: questo romanzo multiforme è in se stesso un gioco. Libero, appassionato e imprevedibile, perché i libri non finiscono mai di sorprendere.